DIGITAL TEAM SOLUTION HEALTHCARE DTSH
Un progetto per Operatori Sanitari e per Pazienti
Costruiamo un agorà permanente sulla Multicanalità
Analizziamo le opportunità e criticità legali
connesse ai sistemi innovativi di Telemedicina
Dottoressa Daniela Marotto, Reumatologa, Presidente CReI
Con entusiasmo la Sottoscritta e tutto il Direttivo del Collegio Reumatologi Italiani – CReI, Società scientifica Nazionale che si occupa prioritariamente dell’assistenza dei cittadini affetti da patologie reumatologiche, abbiamo sposato questo progetto per sostenere l’applicazione che la “telemedicina” e più in generale la “multicanalità” trovano nel campo delle patologie croniche reumatologiche, migliorando la relazione tra l’equipe medica e il paziente nelle visite di controllo.
E’ nostra convinzione che certamente la telemedicina non possa sostituire l’intervento clinico tradizionale, ma sia uno strumento utile ed aggiuntivo per monitorare con continuità i nostri pazienti e il loro stato di malattia.
Si parla di telemedicina da alcuni decenni, ma nella realtà abbiamo dovuto aspettare il COVID.19 per ricevere nel nostro Paese la “spinta” necessaria a far decollare la multicanalità effettiva nell’ambito clinico-assistenziale: ad oggi il giudizio CreI sulle opportunità offerte dalla telemedicina è decisamente positivo. Ormai, da due anni a questa parte, la telemedicina è entrata in maniera prepotente nella pratica clinica italiana e sta ricoprendo un ruolo sempre più centrale e, grazie ai fondi del PNRR, siamo riusciti ad avere il sostegno economico per progredire in questo ambito.
E’ necessario tuttavia che si utilizzino piattaforme specifiche e certificate, si uniformino le tecnologie, si formi il personale e si redigano linee guida di corretto utilizzo. I fondi del PNRR dovrebbero servire proprio per portare a regime l’intero sistema, e ci auguriamo che tutte le risorse economiche stanziate siano correttamente utilizzate a tal fine.
L’accelerazione che abbiamo vissuto negli ultimi anni nell’utilizzazione di piattaforme e di nuovi setting (ricordiamo che quando si parla di “telemedicina” ci si riferisce ad ambiti diversissimi: teleconsulto, telediagnosi, teleriabilitazione…..) ha bisogno però di far comprendere bene agli utilizzatori quali sono i comportamenti “digitali” da assumere per non incorrere in problemi legali. Resta inteso che adesso è importante più che mai una regolamentazione degli impieghi e una formazione degli utenti per ottimizzare l’uso di questi strumenti.
Ecco perchè Digital Team Solution Healthcare è un progetto di cui si sentiva il bisogno, che offre la possibilità agli operatori sanitari, ai pazienti e ai caregiver di comprendere e di utilizzare al meglio gli strumenti innovativi messi a loro disposizione.
La realizzazione del Progetto sotto l’egida del CReI è sotto la responsabilità scientifica del Gruppo di studio della Telemedicina del CreI, formato da Massimiliano Cazzato e Ornella Mazzarella (dell’Ambulatorio virtuale di telemedicina di Pisa), da Oscar Massimiliano Epis (direttore della Struttura Complessa di Reumatologia dell’Ospedale Niguarda di Milano), ed è sviluppato con la supervisione legale e la consulenza di Paola Maddalena Ferrari, avvocato di riconosciuta esperienza che si occupa di Diritto Sanitario e di Multicanalità da molti anni.
Come società scientifica che sostiene da tempo lo sviluppo di un approccio “multicanale” in reumatologia, ci sentiamo chiamati a creare consenso sull’uso e sulla diffusione in Italia di un sistema complesso e connesso di telemedicina che abbia importanti ricadute nella pratica clinica.
Ma – come già accennato – telemedicina non è solo televisita e teleconsulto, è anche teleriabilitazione, teleinfermieristica e monitoraggio da remoto, teletriage, consultazione ed educazione a distanza, per citare solo alcune delle possibilità offerte. Il compito del Gruppo di lavoro CReI è proprio quello di sviluppare tutte le potenzialità della “digitalizzazione e della medicina a distanza”, compreso il teleconsulto, inteso anche come strumento di relazione multidisciplinare tra specialista e Medico di Medicina Generale, al fine di creare una concreta rete colaborativa sul territorio.
In linea con lo stile di collaborativo di CReI, la nostra Società in questi ultimi mesi ha ascoltato l’opinione di molte associazioni pazienti per capire quali siano le aspettative dei cittadini ed a che punto siamo con l’adozione di un’autentica multicanalità per gestire la malattia e, abbiamo ricevuto risposte utili e positive, accompagnate dalla conferma dell’interesse verso l’adozione di questa innovazione, un interesse condiviso sia dai pazienti più giovani che dai quelli più anziani. Come già detto da CreI in passate occasioni, la telemedicina è un modo per arrivare veramente al domicilio del paziente, un modo per gestire ampiamente la cronicità, e per dare continuità di assistenza. È una soluzione tecnologia che può supportare un’operatività efficace. È inoltre chiaro che la telemedicina trova la sua applicazione migliore e più efficace, nella gestione delle malattie croniche, in quanto consente al paziente di proseguire l’attività lavorativa senza perdite di tempo, o di poter ricevere assistenza sanitaria restando al proprio domicilio”.
Già nel Congresso nazionale CreI 2023, tenutosi a Roma dal 23 al 25 giugno si sono affrontati argomenti relativi alla Telemedicina, mettendo sul piatto della bilancia vantaggi e svantaggi nell’attuazione di questa metodica.
E quindi nel prossimo Congresso CReI 2024 (9 ottobre, ore 12.00, palazzo dei Congressi di Firenze), si terrà una tavola rotonda sugli aspetti molteplici e legali connessi con le utilizzazioni della telemedicina con la presenza del nostro Gruppo di studio specifico (quindi con Paola Maddalena Ferrari, Massimiliano Cazzato, Ornella Mazzarella ed Oscar Epis) dove saranno coinvolti rappresentanti di Associazioni pazienti. All’interno della sessione cercheremo di approfondire insieme come un’unica piattaforma dedicata possa assicurare la copertura legale necessaria ai reumatologi, quali – ad esempio – le procedure da applicare per non incorrere in rischi sul mancato rispetto delle norme sulla privacy, tema particolarmente sensibile e delicato per tutto il settore.
Seguici sul sito e partecipa alle attività di progetto, promuovi DTSH e scrivici per condividere le Tue esperienze.
Cordialmente
Daniela Marotto